
Altra bella serata di teatro con Ida ed Enza; Christian è bravissimo canta, recita ed è accompagnato da un corpo di ballo ed un'orchestra con una ventina di elementi.
Racconta la sua storia, il suo essere figlio di Vittorio a cui dedica molte canzoni, e la faticosa ma gratificante (specie nei ricordi) vita dell'artista, sia di quello che riesce a sfondare che degli altri.
Ecco la recensione:
Non è un one man show, anche se il protagonista si cimenta con tutti i generi dello spettacolo dal vivo, e nemmeno lo stand up di un mattatore in vena di ricordi, ma un musical vero e proprio che, attraverso l'esperienza e i gusti di questo particolarissimo figlio d'arte, parla del teatro e degli attori, con affettuosa ironia e convinta partecipazione. De Sica - talvolta con il supporto di grandi proiezioni evocative - racconta la sua vita, gli inizi, i grandi maestri a cui si è riferito, a cominciare da suo padre, ma parla anche della responsabilità di portare cotanto nome, del suo amore per la musica, della sua predilezione per il jazz, lo swing, rende omaggio ai grandi miti della scena canora americana e si cimenta alla sua maniera con grandi classici del teatro come Goldoni e Shakespeare. In parallelo - anche attraverso l'uso degli interpreti nelle coreografie - corre la storia minima della improbabile compagnia che lo affianca, rappresentando tutti i vezzi, i vizi, le ambizioni, la tenacia e la passione dei teatranti.